Kotlin: introduzione
Nel 2021, Kotlin è il 34° linguaggio di programmazione più popolare (TIOPE), il 15° in termini di presenza su GitHub e saliamo all’11° posto se consideriamo la ricerca di informazioni su Google (PYPL). Non male per un linguaggio di programmazione nato nel 2011, soprattutto se si confronta con i colossi C (1972), Python (1991) e Java (1995). Ma perché il mercato si sta muovendo verso il Kotlin, tanto da renderlo, a partire dal 2019, il linguaggio consigliato da Google per lo sviluppo di applicazioni Android?
Il punto di forza di Kotlin è la sua modernità: un linguaggio chiaro, conciso e leggibile. In particolare Kotlin riesce a fare con poche righe di codice quello che gli altri linguaggi di programmazione fanno in modo più verboso. Seppur conciso, il codice scritto in Kotlin è leggibile e supportato da ricche librerie. Inoltre supporta sia la programmazione orientata agli oggetti proprio come il linguaggio da cui esso deriva, il Java, che la programmazione funzionale.
Il compilare Kotlin guida lo sviluppatore nella scrittura di un codice pulito e sicuro. Kotlin è tipizzato staticamente e quindi non è possibile eseguire azioni inappropriate sul tipo sbagliato di variabile con rischi di crash dell’applicativo.
Ma la caratteristica più importante di Kotlin è la possibilità di utilizzarlo in diversi tipi di contesti, grazie alla possibilità di scelta della piattaforma su cui compilare il codice.
Kotlin può essere così compilato in bytecode JVM (Java Virtual Machine) e quindi è possibile utilizzare Kotlin in qualsiasi contesto in cui oggi si utilizza il Java. Java e Kotlin sono interoperabili e le librerie Java possono così essere utilizzate anche dal codice Kotlin e viceversa.
Kotlin è completamente supportato da Android Studio e quindi è possibile sviluppare applicazioni per sistemi operativi Android. Come detto in precedenza, Google in questi ultimi anni punta molto sul Kotlin consigliandolo rispetto al “vecchio” Java. Inoltre, grazie alla Kotlin Multiplatform Mobile (KMM) è possibile scrivere codice in Kotlin (principalmente business logic) e compilarlo sia per Android che per iOS.
Il codice scritto in Kotlin può essere anche tradotto in JavaScript in modo da poter essere eseguito da un browser. Quindi è possibile utilizzarlo sia lato client che server con tecnologie come Ktor, WebGL o Node.js.
Kotlin può essere compilato in codice macchina nativo realizzando applicativi cross-platform eseguibili su MS Windows, Linux, macOS, iOS, tvOS, watchOS e Android. In questo modo, gli applicativi generati potranno essere lanciati senza bisogno di nessuna macchina virtuale.
Build tools, IDE e Compilatori
E’ possibile automatizzare il processo di build di un progetto scritto in Kotlin utilizzando uno dei seguenti tool:
- Gradle
- Maven
- Ant
Come IDE, per sviluppare con Kotlin consigliamo:
- IntelliJ IDEA
- Android Studio
- Eclipse
- TryKotlin (on-line)
Come compilatori consigliamo sia quelli a linea di comando che quelli integrati con i vari IDE precedentemente indicati.
Infine, per la continuous integration consigliamo TeamCity mentre KDoc per la documentazione del codice (l’analogo di JavaDoc per Java).
Commenti recenti